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Chi siamo

 - Progetto Nautilus

Nautilus è un progetto ideato e realizzato da 5 enti del privato sociale romano:

- Il Cammino

- Parsec

- Magliana 80

- Folias

- Ass.ne La Tenda.

 

Le prime esperienze di riduzione del danno (RDD) nascono negli anni '70 in Nord Europa (Svezia,Regno Unito, Olanda).Si diffondono in Italia nei primi anni '90, per fronteggiare l’emergenza di infezioni da HIV e di overdose tra i consumatori. Queste prime esperienze sono state estremamente rilevanti nel contribuire a consolidare un approccio scientifico e pragmatico rispetto agli interventi implementati direttamente nei contesti di consumo. Successivamente, durante i primi anni 2000, il cambiamento dei contesti socio-economici, degli stili di consumo e dei significati culturali relativi all’utilizzo delle sostanze ha determinato una riconcettualizzazione del concetto di intervento e di rischio.

Nautilus nasce in questa cornice per essere presente nei contesti di consumo con un approccio ecologico proponendo interventi integrati: medici, psicologici ed educativi.

 

Obiettivi specifici

- Informare e sensibilizzare partecipanti agli eventi e consumatori sui rischi connessi al consumo di sostanze psicotrope, promuovendo condotte sicure e comportamenti che limitino le possibili conseguenze negative dell’uso e dell’abuso

- Monitorare le caratteristiche dei contesti e delle sostanze più diffuse al fine di organizzare gli interventi in funzione dei bisogni reali espressi nel contesto

- Aumentare la conoscenza dei luoghi di consumo e degli stili di vita dei gruppi target

- Avviare relazioni di sostegno finalizzate alla gestione di malesseri o criticità legati all’uso di sostanze

- Promuovere la riflessione consapevole sui propri stili di consumo attraverso la costruzione di uno spazio relazionale entro cui svolgere consulenze mediche e psicologiche, individuali o di gruppo

- Facilitare l’accesso ai servizi nei casi di necessità sia attraverso l’orientamento e l’invio degli utenti sia attraverso la costruzione di un rapporto di rete con i servizi stessi

- Intervenire in caso di emergenza medica e psicologica

- Valutare i rischi ambientali e contestuali presenti e promuovere la sicurezza dei luoghi e degli spazi

- Costruire relazioni di prossimità e di collaborazione con gli organizzatori e con i diversi attori sociali coinvolti al fine di promuovere il benessere e la sicurezza delle reti d’appartenenza (famiglia, gruppi, città, territori) e la diffusione di comportamenti orientati alla salute

 

Cosa offre

• Intervento educativo, informativo e di prevenzione (informazioni sulle sostanze e sui loro effetti, informazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili (Mst) e sui comportamenti a rischio, consulenze mediche e psicologiche, campagne informative, promozione del benessere e della salute, informazioni sulle best practices agli organizzatori, ai gestori ed al personale di sicurezza negli eventi)

• Interventi di riduzione del danno e riduzione dei rischi (distribuzione di materiale di Rdd e di riduzione del rischio di Mst, uso dell’etilometro e discussione approfondita dei risultati con gli utenti; screening HCV, creazione di aree di sicurezza emotiva dove gestire eventuali malesseri ed iper-attivazioni dovute all’uso di sostanze, zone di decompressione, interventi medici e psicologici di primo soccorso), controllo sicurezza dei luoghi, (sovra-affollamento dei locali, temperature eccessive, ventilazione inadeguata, assenza di acqua potabile etc.)

• Sviluppo di comunità (creazione di una rete sociale che permetta agli utenti una maggiore accessibilità ai servizi socio-sanitari presenti nel territorio, diffusione di una cultura non stigmatizzante, distribuzione di gadget e loghi come strumento di comunicazione sociale, partecipazione a ricerche scientifiche, raccolta dati, analisi culturali dei contesti)

  

Riferimenti teorici di modello e orientativi dell’intervento

- Modello bio-psico-sociale (Glossario OMS della promozione della salute; Engel G.L.; Paris J.; Cohen J; Frankel R.M.etc.) - Teorie della regolazione affettiva (Shore A.; Stern D.; Gross J.J.;Tronick E.;Kristal H; G.J.Taylor etc.) - Il Triangolo Drug-set-setting (Zimberg N.) - Teoria del legame debole (Zan S.) - Organizzazioni effimere e capacità negativa (Lanzara B.) - Psicologia delle emergenze (Linee guida OMS su emergenza psi cologica, sistemi di salute, uso ed abuso sostanze, salute pubblica) - Medicina delle emergenze (Linee guida OMS su interventi di emergenza, diffusione HIV e MST) - Medicina e psicologia di prevenzione e della salute (Linee guida OMS) - Teorie dello sviluppo multi-traumatico (Van der Kolk B.; Panksepp J. ; Liotti G.; Janet P. etc) - Teorie sistemico-relazionali (Cancrini L., Bowlby J., Cirillo S.)

 

Quadro normativo

-D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza

-Linee guida sulla Riduzione del Danno. Ministero della Sanità (novembre 2000) -Legge quadro per realizzazione sistema integrato interventi e servizi sociali (328/2000)

-Inserimento della riduzione del danno nei Livelli essenziali di assistenza (LEA) conferenza stato-regioni 7/09/2016. DPCM del 12 gennaio 2017. Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. (17A02015).

 - Progetto Nautilus

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